La consigliera di parità della Provincia di Treviso è Tiziana Botteon.
E' una figura istituzionale istituita dalla legge 125/91, il decreto legislativo 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna ne ha potenziato i compiti.
A livello nazionale, regionale e provinciale sono nominati una consigliera o un consigliere di parità e una supplente o un supplente che agisce su mandato della consigliera o del consigliere effettivo e in sostituzione della medesima o del medesimo. La nomina compete al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Svolge funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro.
Nell'esercizio delle funzioni, la consigliera di parità è pubblico ufficiale, ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza per ragione d'ufficio ed è vincolata al segreto professionale.
DI CHE COSA SI OCCUPA?
Tutela e sostiene lavoratrici e lavoratori che hanno subito una discriminazione:
nell’accesso al lavoro
nell’accesso ai corsi di formazione
nelle opportunità di carriera
nei livelli di retribuzione
nell’accesso ai diritti connessi alla maternità
nella fruizione dei congedi parentali
nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Incontra e dialoga con le aziende:
per fornire informazioni e consulenza in materia di pari opportunità e parità di genere
per risolvere i casi di discriminazioni sul lavoro denunciati alla consigliera
per promuovere misure a sostegno della conciliazione vita e lavoro
per favorire la presenza femminile nelle organizzazioni
per promuovere azioni positive e pari opportunità nell'ambiente di lavoro ai sensi della legge.
Incontra e dialoga con i sindacati che intendono richiedere il supporto della consigliera di parità nella gestione dei casi di discriminazione che hanno in carico.
Collabora con gli enti pubblici:
per connettersi alla rete locale delle commissioni pari opportunità con l’obiettivo di diffondere una cultura di pari opportunità e contrasto alle discriminazioni di genere
per promuovere politiche di pari opportunità in ambito occupazionale.
Rilascia il parere obbligatorio preventivo sui piani di azioni positive delle pubbliche amministrazioni (art. 48, decreto legislativo 198/2006).
Collabora con i comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) delle pubbliche amministrazioni, offrendo informazioni e consulenza per lo svolgimento dei compiti di loro competenza.
Può segnalare al Dipartimento per le pari opportunità il mancato rispetto dell'equilibrio di genere nella composizione degli organi di amministrazione e di controllo delle società controllate dalla pubblica amministrazione e delle società italiane le cui azioni sono quotate nei mercati regolamentati.
Può promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle giunte comunali, in occasione di nuove elezioni.
Può controllare il mantenimento dei requisiti dichiarati dalle aziende in sede di ottenimento della certificazione della parità di genere.
In caso di anomalie o criticità, potrà segnalarle all'organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato la certificazione, previa assegnazione all'azienda di un termine, non superiore a centoventi giorni, per la rimozione delle stesse.
La certificazione non è obbligatoria ma porta dei vantaggi economici pari all’1% degli sgravi fiscali sulle contribuzioni fino a 50.000,00 euro e un punteggio superiore per le aziende che partecipano a bandi pubblici.
Nello svolgimento del compito di verifica, può esaminare i dati dei rapporti biennali che le aziende con più di 50 dipendenti devono obbligatoriamente compilare.
IL SERVIZIO E' GRATUITO?
Il servizio è completamente gratuito.
Nell'ambito dell'attività antidiscriminatoria, la consigliera di parità agisce come pubblico ufficiale su delega della lavoratrice o del lavoratore che denuncia la presunta discriminazione nel lavoro.
Informa la lavoratrice e il lavoratore sui diritti tutelati dalla normativa vigente, compreso il diritto di riservatezza.
Esamina ciascun caso separatamente e decide, insieme alla persona interessata, l'intervento da attuare.
Può convocare il datore o la datrice di lavoro e promuovere conciliazioni sia presso il proprio ufficio sia presso l’Ispettorato del lavoro o produrre ricorso giudiziale perché il giudice accerti la discriminazione e ordini un piano di rimozione di tale situazione.
Riceve su appuntamento.
Contattaci in PROVINCIA DI TREVISO
Via Cal di Breda, 116 - edificio 1 piano terra - 31100 Treviso tel. 0422 656327 - 0422 656173
l'ufficio è aperto il lunedì e il martedì dalle ore 9.00 alle ore 15.00
si può scrivere alla consigliera al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.